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Allestimento terrario Tropicalia 1 - 9 Novembre 2003

Articolo Carlo foto Paolo

Quest’anno, sull’onda del successo precedente, replica l’edizione milanese di Tropicalia, una manifestazione a fini didattici in cui vengono ricreate ambientazioni e biotopi delle foreste tropicali di tutto il mondo.

Siamo stati contattati dagli organizzatori dell’evento, per occuparci dell’allestimento del terrario dedicato alle Dendrobates.

Questa è stata un’occasione molto interessante per poter far conoscere al grande pubblico nonché ai media una realtà così accattivante ma sconosciuta al contempo.

Il tutto ha avuto inizio con una conferenza stampa tenutasi mercoledì 29 a Milano, in cui numerosi giornalisti e fotografi sono letteralmente rimasti a bocca aperta di fronte ad alcune coppie di rane che ho portato per mostrare ciò di cui ci saremmo occupati. Tutti che prendevano appunti, e filmavano…ovviamente ho cercato di far passare il messaggio che riteniamo particolarmente importante: l’innocuità delle Dendrobates!

La compagnia e la disponibilità dello staff degli organizzatori è stata particolarmente piacevole, e si sono rivelate persone appassionate e a cui sta a cuore il concetto “educativo” della manifestazione.

Giovedì sera è stato il giorno dell’allestimento! Paolo passa a prendermi a casa…gli ultimi preparativi e le rane che non si trovano nel terrario: si sono nascoste! Alla fine riesco a trovare le disperse…due Dendrobates tinctorius e quattro Dendrobates auratus. Ovviamente in ritardo, arriviamo a casa di Franco; raccogliamo le ultime attrezzature e altri quattro esemplari di Phyllobates terribilis, per poi metterci in marcia, direzione Forum di Assago! Nessuno di noi si aspettava di trovare una tale ressa, e nessuno era al corrente che ci fosse, la sera stessa, il concerto di Robbie Williams! Inutile dire i problemi e gli innumerevoli giri che ci hanno costretto a fare prima di consentirci di entrare, nonostante avessimo il pass come espositori! Arriviamo nel parcheggio e, per la moltitudine di folla, siamo stati costretti a parcheggiare temporaneamente la macchina in doppia fila, lasciando Paolo a guardia del materiale che avevamo portato. Cominciamo a scaricare (mentre Paolo entusiasta ci telefona per dirci dell’incontro con Ringhio Gattuso e con Inzaghi) e accatastiamo il tutto vicino all’ascensore, per poi poter caricare tutto quanto in una sola volta. Svuotata ala macchina, Paolo parcheggia e ci raggiunge; tutto pimpante si carica un sacco da 50 litri di torba in spalla e, voltandosi leggiadramente, per poco non travolge una ragazza che lo guarda storto…io non ho fatto caso alla scena, ma ho visto Paolo bloccarsi, come pietrificato e la mandibola che gli cade…è incapace di replicare…anche di chiedere scusa…era Fernanda Alessa! Davvero graziosa!
(Paolo: prima di tutto non l'avevo travolta; secondo... si era girata per vedere chi era quel bellissimo ragazzo che posta va due sacchi da 50l come se fossero piume; terzo... l'espressione di Carlo era molto più colorita rispetto a "Davvero carina")

Qualche secondo per ricomporci e comincia intanto il concerto…musica a tutto spiano, con i bassi che fanno vibrare le pareti dei terrari…e Paolo che balla e canta, come una ragazzina quindicenne! Che serietà… (Paolo: tenevo allegra la compagnia ... poi le canzoni erano belle!!)




L’ambientazione è suggestiva, gli ambienti, anche se ancora incompleti rendono l’idea di trovarsi nei vari biotopi tropicali, dai deserti alle savane, alle rigogliose foreste amazzoniche!



Il nostro terrario ci attende…è vuoto e immerso in un groviglio di fronde! Accatastiamo il materiale e cominciamo a fare il punto della situazione…due conti per vedere se manca qualcosa e via, si comincia! Argilla espansa sul fondo, uno strato di torba, rami e radici. A questo punto arriva il momento più divertente ed importante: la disposizione delle piante. Siamo equipaggiati con Guzmania, Vrisea, Ficus repens, Neoregelia e muschio. Franco si rimbocca subito le maniche e, forte della sua lunga esperienza, trova le migliori disposizioni per ricreare un ambiente amazzonico, in grado di essere accattivante per il pubblico e confortevole per le rane. Nascondiamo anche dietro alle piante una bacinella con una raccolta di acqua, per garantire loro sempre una fonte da cui abbeverarsi. Alla fine il muschio e poi vaporizziamo per bene il terrario! E’ proprio carino! Nel frattempo ci sono state molteplici “distrazioni”, una rapida visita per la mostra, chiacchierate con gli organizzatori e con altri appassionati terrariofili che hanno collaborato all’allestimento, digressioni sugli anfibi e tante risate… Dopo un via libera da parte di Herman Schiavon, mettiamo le rane che ovviamente corrono subito a nascondersi tra le piante! Si è fatta mezzanotte e stanchi e impolverati ci dirigiamo verso la macchina…digiuni! Una sosta per una Guinness ed un panino è d’obbligo, e durante la bevuta continuiamo a parlare di animali, incuriosendo non poco la cameriera.




Riportiamo Franco a casa e poi Paolo riaccompagna anche me…

Venerdi sera è il giorno della visita con gli ospiti e con i giornalisti…un’anticipazione per un piccolo pubblico. Francesco Barbieri, curatore scientifico della mostra, fa da guida, introducendo spiegazioni ed aneddoti su ogni animale e sul perché di certe scelte organizzative, per poi passarmi la palla al momento della spiegazione sulle Dendrobates. Spero di aver catturato l’attenzione e di aver fatto incuriosire il piccolo pubblico che era presente…in fondo sono animali davvero belli ed interessanti!

Sabato mattina infine è l’inaugurazione! Raggiungo Franco verso le 10, mentre sta già facendo un giro con la piccola Stefania. Ci piazziamo di fronte al terrario delle rane, vaporizziamo e nascondiamo tra le piante un barattolo di Drosophile, in modo da garantire il cibo senza doverci costringere ad andare tutti i giorni! Come prevedibile un crocicchio di gente ci si raduna attorno e comincia a chiedere spiegazioni…bene! La gente è interessata! Dal gruppetto spunta poi un ragazzo che mi chiede: “Ma sei Carlo?” Beh, è Stefano Redaelli –Reda- uno dei moderatori di sanguefreddo, che non avevo mai avuto il piacere di conoscere di persona! Franco se ne va e rimango lì con Stefano a chiacchierare fino a quando non arriva la RAI per un’intervista… è difficile davvero dire tutto ciò che si vuole far sapere in soli15 secondi di ripresa!!!

La mostra continua….nei prossimi giorni magari ci saranno altri aggiornamenti!


Carlo Paoletti